Displasia e Pet Therapy

Displasia e Pet Therapy
Displasia e Pet Therapy

Monica e Pimpa: progetti e percorsi
da seguire insieme.

«Da due mesi ho adottato Pimpa, una cucciolotta di pastore tedesco con cui vorrei fare un corso di Pet-Therapy. Ho scoperto però che Pimpa ha una displasia all’anca, anche se asintomatica e senza degenerazione dell’articolazione, e il veterinario l’ha messa giù dura: intervento di protesi in futuro, non corse, non lavoro, ecc. Questa notizia ha rovesciato la nostra progettualità. Tu che ne pensi? Grazie per quello che potrai dirci e fare per noi». (Monica)

Non sarà certo la displasia a fermare Pimpa e Monica, perché dovrebbe? La pet-therapy non è affatto un’attività stressante per l’animale, o almeno non dovrebbe esserlo.

Se fatta in maniera adeguata, come proposto dai canoni della zooantropologia, diventa al contrario un momento piacevole e stimolante. Il cane dev’essere felice del suo coinvolgimento, di questo spazio condiviso con il “suo umano” e con le altre persone.
L’attività fisica fatta durante gli incontri è molto limitata, e anche se per Pimpa questa fosse completamente controindicata, ogni cane viene valutato e quindi poi indirizzato verso alcune categorie di situazioni, patologie, fruitori della terapia.

Quindi io dico pet-therapy: assolutamente sì. Sottolineando però l’importanza di seguire un corso che proponga un approccio zooantropologico, corretto con l’animale e coerente con le sue necessità.

Per quel che riguarda invece le eventuali conseguenze fisiche della displasia, fortunatamente non si tratta di una tragedia. Sono tante le razze predisposte a questa patologia, e i sintomi possono essere ben gestiti, soprattutto quando viene diagnosticata in età così giovane.

Come terapia preventiva, è consigliata la vit. C in quantità di 50-500 mg al giorno a seconda della taglia. Bisogna fare attenzione alla consistenza delle feci: alcune volte la vit. C le rende troppo molli, e si rende necessario ridurne le dosi. Nei cani già adulti si può arrivare anche a 1-2 gr al giorno.

Inoltre, in commercio si trovano anche degli integratori naturali, studiati per proteggere e rinforzare le articolazioni e la cartilagine, utilizzati anche per prevenire e limitare i danni.

Infine valgono sempre i consigli più generali: alimentazione corretta, movimento regolare, e un aggiunta di olio di semi di lino alla sua pappa! Tutte indicazioni che possono essere trovate anche nel mio precedente articolo: Dolori articolari – la prevenzione.

 

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