Levrieri. Dannatamente veloci

Alice e Loko, adottato grazie a Pet Levrieri
Alice e Loko, adottato grazie a Pet Levrieri

Silenziosa. Discreta. Eppure la sua presenza in casa è così forte, da diventare irrinunciabile. Cecile ci osserva dal divano, lo sguardo timido: ha intuito che stiamo parlando di lei, e sembra chiedersi se questa sia una cosa buona. Non avrà inavvertitamente combinato qualche marachella?!

Cecile è una greyhound, un “levriero da corsa” di origine irlandese. La sua storia inizia in un altro paese, in un’altra vita, destinata a non avere un lieto fine. Una vita dolorosa e mai dimenticata, ma fortunatamente così lontana ormai, da sembrare appartenente a un’altra epoca.

Se Dio ha dato a ogni creatura un dono, ai greyhound ha donato la velocità, una straordinaria capacità di sfruttare ogni dettaglio per rincorrere la preda.
Ma se Dio li ha fatti per correre, è l’uomo che li ha usati per gareggiare, trasformando il loro talento in dannazione, a causa dell’industria delle corse.

Alcuni stimano che solo in Irlanda ogni anno vengano “prodotti” 23000 cuccioli. Ma si tratta solo dei cani registrati. Una parte di loro viene soppressa quasi subito: di questi grey nessuno saprà mai nulla.

Se corri e finché corri, forse vivi. Spesso chiuso in un kennel schifoso quasi tutto il giorno e con la museruola. Se non sei competitivo, se ti infortuni, se sei vecchio, muori. Chi è veloce, chi ha il carattere, sopravvive finché serve, finché vince, finché non si fa male.
Eutanasia di massa, vendita e donazione a centri di ricerca, abbandono (magari con museruola), colpi di arma da fuoco, vendita al giro delle corse in paesi stranieri, morte per fame, folgorazione, randellate. Ecco il destino di migliaia di greyhound.
E quelli che restano vivi non fanno certo vita da pascià: generalmente vivono in piccoli box, escono solo poche ore al giorno per allenarsi e per i loro bisogni. La socializzazione con gli altri cani è impedita: giocare li renderebbe meno competitivi, meno agonisti.
Poi, arriva il giorno in cui non vincono più o si fanno male, di solito non oltre i 4 anni. E qui finisce spesso per loro anche la corsa della vita.

Cecile è stata fortunata. La sua “corsa” più importante è continuata grazie alla Pet Levrieri Onlus, associazione che da molti anni cerca di dare voce a questa sofferenza, e poi ancora, fra le mura di una famiglia affidataria. Fino ad arrivare all’abbraccio con la sua famiglia-per-sempre.

Loko
Loko

In Spagna e Irlanda i levrieri, cioè galgo, greyhound e lurcher, sono costretti a un’esistenza fatta di maltrattamenti e crudeltà, e decine di migliaia di loro sono massacrati ogni anno. In questi paesi, questi cani non sono generalmente considerati animali d’affezione, ma bestiame o beni agricoli.
Nel Regno Unito,  pur avendo in teoria gli stessi diritti di altre razze canine, i levrieri da corsa, i greyhound, vengono considerati dall’industria delle corse alla stregua di beni commerciali da sfruttare al massimo, con scarsa considerazione per il loro benessere e spesso sottoposti a rischi, crudeltà e condizioni di vita inaccettabili.

Ci sono tuttavia in questi paesi molte persone, molte organizzazioni che da anni si battono contro le corse e la caccia, e per il riconoscimento di questi cani come pet, animali d’affezione.

L’Associazione Pet levrieri è nata dall’iniziativa di 22 soci fondatori allo scopo di promuovere le adozioni dei “levrieri rescue”, ovvero greyhound, galgo e lucher, sfruttati nelle corse e nella caccia a vista, e di denunciare e combattere i maltrattamenti da loro subiti.

L’Associazione è nata da un gruppo di persone convinte, per esperienza diretta e per principi etici, che non si possa salvare i greyhound e i galgo, senza lottare attivamente per porre fine al business delle corse e della caccia.

«Intendiamo non solo promuovere l’adozione, dando in adozione greyhound, lurcher e galgo provenienti dall’Irlanda, Inghilterra e Spagna, ma anche un pieno e corretto inserimento nelle nuove famiglie alla luce di una corretta ed evoluta cultura dell’interazione tra uomo e animale.
Riteniamo che chi adotta deve essere seguito anche dopo l’adozione, accompagnandolo nel percorso di inserimento del cane e favorendo una positiva convivenza che tuteli e promuova il benessere non solo del nuovo arrivato ma anche degli altri animali di casa e degli umani.
Ci avvaliamo nella valutazione pre-affido e nell’affiancamento post affido di persone esperte, preparate e qualificate.
Per realizzare questi obiettivi organizziamo seminari e attività formative, in collaborazione con professionisti del mondo della cinofilia.»

Le attività e le iniziative della Pet Levrieri Onlus (così come molte altre associazioni) si basano principalmente sull’autofinanziamento e sulle donazioni.

Ma non solo: si basano anche sul sostegno, sull’aiuto, sulla partecipazione di numerose persone che scelgono di adottare o di ospitare temporaneamente un levriero (Progetto Fostering).

Cecile è stata fortunata. E come lei, anche Loko, April, Wonder, Laura, Titch e Argo… Potete leggere tutte le loro storie nel sito di Pet Levrieri. Ma non tutti saranno fortunati come loro.

Laura nella sua nuova famiglia
Laura nella sua nuova famiglia

Tu puoi aiutare a cambiare il loro destino: aiutando chi li aiuta, non scommettendo sulle loro vite, sostenendo chi lotta contro l’industria, adottandone uno.
La loro storia può cambiare: dipende anche da te.

Per conoscere meglio i dettagli:
www.petlevrieri.it
Pagina facebook Pet Levrieri

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