Lucertolando

Foto di Alexey Tymoshenko

Prepariamo il giardino all’arrivo
di nuovi e piccoli ospiti!

Le lucertole sono solidali fra loro? Si aiutano in caso di difficoltà? Queste immagini sembrano dimostrarci che è proprio così…

Alexey Tymoshenko, un giovane fotografo di origine ucraina, stava “catturando” con la sua macchina fotografica due lucertole intente a prendere il sole. All’improvviso qualcosa fa scuotere il ramo dove sono appoggiate, e una di loro scivola… L’amica prontamente l’afferra per la zampetta, ed il ragazzo ha la fortuna di riprendere le immagini di questo salvataggio, evoluzioni comprese!

Che meraviglia di fronte a queste foto! Ho sempre avuto un’innata simpatia per queste bestioline. Vuoi per le zampette appiccicose, vuoi per gli occhietti vispi, ad ogni modo le ho sempre trovate divertenti pur senza conoscere nulla del loro stile di vita.

Eppure ogni volta che ne raccolgo una, e sento il suo cuore battere velocissimo sulle mie dita, mi chiedo se sia per paura delle mie mani, o sia invece il suo normale battito cardiaco. Immagino più la seconda risposta, ma nel dubbio cerco di essere delicata.

Non che io me ne vada in giro a raccogliere lucertole, ma i miei gatti me ne portano spesso in dono, convinti che io apprezzi questo tipo di regali. E ogni volta non mi resta che ringraziare Micio del gentil gesto, per poi liberare la povera malcapitata (a volte ancora con la coda ma di solito, ahimé, senza!) possibilmente lontana dagli occhi del predatore, per non indurlo nuovamente in tentazione!

Tempo fa una mia cara amica mi chiese quale fosse l’utilità delle lucertole: la Natura non fa mai nulla senza motivo, e lei si chiedeva quale fosse il loro ruolo nell’ambiente, il loro scopo esistenziale.

Non ho saputo risponderle, non ne sapevo davvero nulla, ma la curiosità è rimasta. Mi sono promessa, prima o poi, di approfondire l’argomento, e dopo aver visto queste immagini ho capito: era arrivato il momento di indagare sulla vita emozionale delle lucertole!

Ed ho scoperto cose che mi hanno stupito non poco.

Di lucertole ne esistono di tanti tipi, ma quella che noi comunemente incontriamo viene chiamata “lucertola muraiola” (PODARCIS MURALIS).

Vive di fatto in tutti gli ambienti purché siano ricchi di nascondigli, come crepe, buchi e fessure, ed è quindi riuscita ad adattarsi ed a colonizzare anche le città, anche se preferisce le zone rocciose.

Dovremmo esserle un po’ tutti riconoscenti, in quanto si nutre essenzialmente di piccoli invertebrati (insetti fra cui anche le zanzare, ragni, vermi) anche se non disdegna a volte bacche e piccoli frutti.

Si distingue per due ben note particolarità (che ai miei occhi la rendono ancora più affascinante).
La prima riguarda la TERMOREGOLAZIONE: le lucertole sono in grado di appiattirsi per aumentare la superficie di esposizione al sole (ammettiamolo, noi donne vorremmo avere tutte questa capacità!!).
La seconda è definita AUTOTOMIA, ed è la capacità di staccare la coda al momento opportuno, per distrarre il predatore ed avere una possibilità di fuga. La coda poi le ricrescerà, ma di una colorazione differente.

In primavera cominciano gli accoppiamenti… E i maschi innamorati mettono in atto delle vere e proprie lotte per la conquista della compagna. La femmina, che possiamo distinguere grazie alla linea scura sui fianchi, depone le uova (da 3 a 9 in media), scavando lei stessa una buca nel terreno o sotto una pietra. La schiusa avviene poi una decina di settimane più tardi.

La speranza di vita di ogni lucertola è di ben 5 o 6 ANNI, talvolta può arrivare anche a 10!!

Tra i suoi nemici vi sono ovviamente i gatti, vari tipi di serpenti, gli uccelli. Non è rara la presenza di zecche quali parassiti esterni.
La lucertola inoltre è minacciata dalla distruzione del suo habitat, e dall’utilizzo di pesticidi e diserbanti da parte dell’essere umano, che come al solito si distingue mettendo in pericolo tutte le altre specie animali!

Ecco quindi alcuni accorgimenti utili alla sua sopravvivenza:

  • Evitare l’uso di pesticidi nei vigneti e lungo le scarpate delle ferrovie.
  • Mantenere aperte le superfici soleggiate, impedendo una crescita vegetale troppo massiccia.
  • Mantenere i muri a secco, evitando di cementarli o per lo meno conservando un certo numero di aperture. Evitare di sostituirli con muri di cemento.
  • Salvaguardare le cave, in particolare le pareti esposte a sud, impedendo che vengano colmate o adibite a discariche.
  • Conservare, o creare elementi strutturali quali mucchi di pietre o muri a secco in luoghi soleggiati (anche nei giardini!).
  • Utilizzare sabbia e non humus per il riempimento lungo la parte posteriore dei muri a secco.
  • Non lasciare secchi d’acqua o annaffiatoi con l’imboccatura rivolta verso l’alto: nel tentativo di dissetarsi, le lucertole spesso scivolano all’interno, e non riuscendo più a risalire rischiano di annegare. Una volta finito di utilizzarli, meglio lasciarli capovolti.

Ultima particolarità, per niente scontata e alquanto divertente…
Siamo abituati a vedere le lucertole mentre si scaldano al sole, ma in fatto di temperature queste signorine sono alquanto delicate. Nel periodo estivo è raro vederle durante le ore più calde. La loro temperatura preferita si aggira attorno ai 33° C: nel caso il terreno sia troppo caldo, si spostano alla ricerca di un luogo più fresco. Se invece la temperatura ambientale è più bassa, si espongono più frequentemente al sole. Quando la temperatura scende al di sotto dei 15° C si ritirano decisamente nel loro nascondiglio.

Come non capirle??!

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Foto di Alexey Tymoschenko
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