Noc, balena sola

Noc, la balena che voleva parlare

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Noc, la balena che voleva parlare

L’ennesima dimostrazione che anche gli altri animali (intendo, i non-umani) sono in grado di imparare, di provare, fare esperimenti con il proprio corpo, di cercare un’interazione con altre specie.

Ce n’era bisogno? Cambierà il nostro atteggiamento nei loro confronti, ora? Ci sentiamo superiori, ma ora che abbiamo fatto questa scoperta, abbiamo sul serio imparato qualcosa?
Le scoperte servono a produrre cambiamenti, altrimenti significa che non abbiamo imparato nulla di nuovo.

Noc è una balena bianca (Delphinapterus leucas),  vissuta per 30 anni (30 anni!!) in cattività, nel delfinario della National Marine Mammal Foundation a San Diego, California. Noc riusciva a imitare il linguaggio umano con frequenze più basse di alcune ottave rispetto ai suoni emessi da altri cetacei, e per farlo era arrivata a modificare la propria meccanica vocale. Questo sforzo, secondo Sam Ridgway che ha analizzato i suoni emessi dalla balena, suggerisce che stesse cercando un contatto con gli esseri umani.

Noc è morta cinque anni fa, ma la sua voce rimarrà per sempre. A ricordarci quello che non siamo mai stati in grado di capire.

“Al momento non mi stupisce affatto l’intelligenza sociale di questo cetaceo, sulla quale non avevo alcun dubbio. Mi fa più male pensare alla voglia estrema di socialità di certo sofferta da un animale con gerarchia così complessa, costretto a passare la sua vita in una piscina circondata da grida di primati, che ha plasmato la sua intelligenza per cercare forse di comunicare qualcosa. Ho paura che sia un lamento.”
(Cristina Muzzini)

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