È primavera, svegliatevi bambine: messere Aprile fa il rubacuor, quanti ricordi diventeranno i prati in fior!
E le “bambine” di cui parlo sono agretti, rosoline, tarassaco e tante altre: erbette spontanee che al primo sole primaverile sbucano nei prati.
Categoria: Gazzetta Italia
Troppo bello perché sia vero: la frittura ad aria non è esattamente come quella tradizionale, però ci si avvicina molto. Per capire come funziona, dobbiamo cercare spiegazioni nella chimica, in un processo noto come reazione di Maillard.
In Italia San Martino si celebra l’11 novembre. Tradizione vuole che si festeggi questa giornata con le castagne, più buone se mangiate in compagnia di qualche amico e accompagnate da vino rosso novello.
I motivi che hanno reso il fico fin dall’antichità una pianta così preziosa vanno forse ricercati nel mistero dei suoi fiori, chiusi in sé stessi e nascosti alla vista, da cui il modo di dire bengalese: «Diventare [invisibile come] il fiore del dumur».
La dieta chetogenica è un regime alimentare che prevede una drastica riduzione dei carboidrati. Lo scopo principale è costringere l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia.
Non sono un vero frutto, non sono una bacca, e cosa ancora più curiosa: appartengono alla famiglia delle Rosacee, e sono quindi strettamente imparentate con le rose. E per finire, non tutte le fragole sono rosse: esistono anche alcune varietà albine.
La recente pandemia di Covid-19, unita alla crisi politica ed economica che si prospetta in Europa come conseguenza alla guerra in Ucraina, ha messo in luce un problema noto già da tempo: l’insicurezza alimentare.
Avete mai sentito parlare di vasocottura? È una tecnica di origini piuttosto antiche, che consiste nel cucinare direttamente in vasi di vetro. Semplice, così semplice da destare molta curiosità.
Parliamo di tradizioni e superstizioni che accompagnano i cibi considerati portafortuna, e per questo consumati durante le feste. Ogni popolo ha le proprie usanze, ma i desideri delle persone sono gli stessi in tutto il mondo.
Si scrive poke o in alcuni casi poké, ma si legge poh-kay, parola che in hawaiano significa “tagliato a pezzi”, in riferimento alla modalità di preparazione del piatto.
Negli ultimi anni si è assistito a una vera crociata contro il consumo di soia. Tutte queste credenze si sono rivelate infondate e non scientifiche.